Racconto di un sogno. Successivamente ho cercato di esprimermi, ma mi è mancata la forza di capire e spiegare, limitandomi così nella descrizione e ripromettendomi di completarla appena possibile. Può accadere che scene di esperienze nuove e particolarmente complesse vengano nascoste e immagazzinate nella memoria in attesa di essere razionalizzate e comprese, questo perché la ragione al momento non possiede i parametri di confronto necessari per classificare l’evento. Bisogna quindi attendere la costruzione delle idee prima che l’intuizione si trasformi in ragione e pensiero cosciente. Ho osservato diverse volte l’incapacità del mio pensiero di comprendere e descrivere le intuizioni, e questo mi fa riflettere sull’importanza del linguaggio, della sua purezza e sull’inadeguatezza di una cultura e un’istruzione sociale e scolastica, che attualmente viene proposta alla gente in modo tale da far diventare deficienti e ammalare anche persone di natura sana e geniale. La capacità di descrivere diventa ancora più difficile quando l’intuizione o esperienza è avvenuta nella sfera del sogno, perché bisogna attraversare le diverse barriere della coscienza per riuscire a trasportarla nello stato di veglia. Ci sono sogni che si spiegano e ti insegnano, e sogni che svaniscono dalla tua memoria se non dai una spiegazione ai particolari: comprenderli vuol dire: valorizzarli nella propria coscienza, nutrendosi del loro vero significato. Capita spesso di imbattermi in fenomeni naturali e non essere in grado di comprendere e descrivere, mentre è raro incontrare persone la cui mhente non è caducea, e la cui intelligenza dispone degli archetipi fondamentali, capaci di spiegare gli eventi, e in questi casi si può dire: che un frammento dello spirito del signore è quivi presente, poiché Christo è il principio della conoscenza. Siamo alla fine del 1993. Durante quest’anno sono ritornato con il ricordo nel sogno, che per pigrizia avevo evitato di descrivere completamente. Subito il mio pensiero è attratto nel punto in cui avevo visto esplodere il bagliore di luce. Ed ecco apparirmi una scena nascosta, che avevo completamente dimenticato, come se il cervello avesse rifiutato di prenderla in considerazione, e che solo dopo tanto tempo il mio ricordo è riuscito a raggiungere. In questi brevi attimi in cui la luce è immensa e sembra avilluppare tutto, mi sento calare in quei tempi, o sono quei tempi che si sentono dappertutto. Da un punto di vista vedo un uomo che mi viene incontro, come se mi avvicinassi, o si avvicinasse, e mi passa affianco, per non stargli di fronte, perché la sua figura è di una potenza che non ha paragoni, giganteggia e cammina inarrestabile in mezzo alla folla, mentre altri parlano e insinuano di nascosto a voce alta tentando di frapporre solo deboli suoni. Un Uomo che parla e le cui parole si sentono dappertutto, penetrano nel cuore, nel cervello con un’intensità tale che lacrime di gioia e stupore escono spontanee. Tutti si meravigliano e si chiedono da dove vengono parole così profonde. Tumulto di gente: tutti hanno sentito qualcosa, forse ancora non capiscono cosa sta succedendo, ma ogni uno pensa, mentre il silensio è sceso sulla terra. Poi la percezione e la luce si ritraggono fino a scomparire tra gli altri cerchi in quei tempi in cui la storia è nascosta. Queste note: aggiunte due anni dopo aver fatto e descritto il sogno, mettono in risalto la presenza e l’intensità del sogno, come una sorgente viva. Quando il ricordo si manifesta: esplode imprevedibilmente nella mia memoria con dolcezza e forza, con tristezza e serenità. Se io sono riuscito a comprendere e ricordare, aggiungere e correggere qualcosa nella spiegazione di una scena vissuta nel sogno 2 anni prima: 2000 anni saranno riusciti a produrre un mutamento e un evoluzione nella coscienza degli uomini (maschi e femmine), tale che si possa dire: Siamo in grado di comprendere, di aggiungere(arricchire) E CORREGGERE e completare tante cose che si sono dette e scritte, e tante che non si è avuto la capacità di comprendere.
Nel sogno, io mi trovo nel vuoto, l'adimensionale, mi sembra di
essere ai margini del centro dell'universo, ma non ci sono
stelle. Tutto intorno è buio, ma questa oscurità emana una luce
che non riesco a definire, assomiglia ad un'emanazione
crepuscolare. Sono intensamente lucido, mentre una grande pace
regna sovrana. Mentre osservo l'indefinibilità di questo spazio e
mentre mi sembra di stare, ascoltando e vedendo una realtà viva,
percepisco la semplicità, l'intensità e la sete di questo essere
nato da poco in un mondo sconosciuto. La dove un attimo prima non
c'era niente, pulsa non saprei dire cosa : (il centro della
galassia, il tutto, il niente, l'assoluto, l'infinito). Come in
un film delle immagini si proiettano e si riflettono e vedo
nascere dei cerchi invisibili (1), ma luminosi e chiari (2), che
escono ad uno ad uno, formando una fila, alcuni più grandi ed
altri più piccoli. Io comprendo che ciascuno di questi cerchi
rappresenta un'epoca. Al centro di ogni cerchio una scritta:
Il Christo della Pietà: il Christo dell'Amore: ....... ( * )
D'innanzi a questa rivelazione la sete di conoscenza mi
cresce dentro e con tutta la mia volontà chiedo:
Chi è il più grande? Chi è il più grande? Allora in mezzo alla
fila dei cerchi, (3) un cerchio di sembianze più piccole ed umili
inizia ad illuminarsi, e la sua luce sovrasta tutti gli altri, ed
al suo centro c'è scritto: Il Christo Storico.
(1) <<invisibili>>? Perchè sono di colore nero scuro, come tutto
lo spazio circostante.
(2) <<luminosi e chiari>>? Perchè pur essendo dei cerchi bui nel
buio, incredibilmente si vedono, mentre tracciano lo spazio,
come se fossero composti da un'altra tonalità di nero.
(3) Un epoca che sembrava passata inosservata, piccola ed
anonima, si manifesta con un bagliore di luce fortissimo che
si espande ed irradia tutto il buio per poco tempo poi di
nuovo, velocemente si ritrae in mezzo alle altre epoche.
( * ) Il Christo della misericordia
li 1991 D.C.
87070 Plataci (CS) Stamati Domenico
Nel sogno sono stato in un luogo particolare, ho visto e sentito immagini e risposte.