La Santa Crocifissa come Gesù
Secondo la Passio Giulia era una ricca e nobile donna della città di Cartagine, che cadde in rovina e che, schiava, venne acquistata da un mercante siriano di nome Eusebio, che le fece girare il mondo insieme a lui. In uno di questi viaggi, la nave di Eusebio naufragò sulle coste della Corsica, dove regnava un infido despota che si faceva chiamare 'governatore', e il cui nome era Felice.
I naufraghi, disperati, fecero sacrifici agli dei, mentre Giulia si rifiutò in quanto era di religione cristiana. Il governatore Felice aveva puntato gli occhi su quella dolce e bella schiava, e chiese al mercante Eusebio di poterla acquistare.
Alla risposta negativa del mercante, Felice si adirò non poco, e una sera, approfittando di un'ubriachezza del mercante siriano, si fece portare dinnanzi a Giulia, promettendole la libertà dalla condizione di schiava se avesse fatto un sacrificio agli dei.
Allora la donna avrebbe risposto «io sono già libera servendo Gesù Cristo mio Signore, mentre non potrei mai esserlo se servissi i vostri idoli pagani.»
Il governatore, seccato, tentò più volte di convincerla, ma alla fine, ricevendo l'ennesima risposta negativa, ordinò che, il giorno seguente, alla schiava venissero strappati i capelli, che venisse flagellata, e da ultimo che fosse crocifissa come il Dio che ella amava.
Quella notte, alcuni monaci abitanti dell'isola di Gorgona vennero informati in sogno di quello che sarebbe accaduto a Giulia la mattina successiva, e si affrettarono quindi al risveglio con le loro barche a raggiungere il luogo del martirio e che, giunti a poche centinaia di metri dalla costa della Corsica, avvistarono la croce a cui era inchiodata alle mani e ai piedi la povera donna, e che, fissata alla croce, vi stava una carta con la storia del martirio e il suo nome, Giulia, che a detta dei monaci che recuperarono il corpo dell'infelice, era stata scritta "da mani angeliche".
Successivamente il cadavere venne trasportato su Gorgona e lì unta di oli aromatici, ripulita e deposta in un sarcofago.
morì, come il divino Maestro?
La tradizione cattolica lo fa coincidere col Simone fratello di Gesù citato occasionalmente nei vangeli (Mc6,3; Mt13,55-57), considerandolo figlio di Maria di Cleofa[senza fonte] (mo...glie di Cleofa-Cleopa) e fratello di Giacomo il giusto, al quale succedette alla testa della comunità giudeo-cristiana di Gerusalemme. ...
Simeone però fu denunciato da un gruppo di avversari e condannato alla crocifissione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Simeone_I_di_Gerusalemme