il linguaggio dell'uomo

Il mito della caverna di Platone è uno dei più conosciuti tra i suoi miti, o se si preferisce, allegorie o metafore. Il mito è raccontato all'inizio del libro settimo de La Repubblica
(514 b – 520 a).

L'uomo scambia per realtà quella che ne è soltanto una proiezione

Come tutti sapete, Platone spiega nei suoi dialoghi che i prigionieri,
( incatenati fin dalla nascita a fissare il muro in una caverna, dove si proiettano le uniche immagini che questi possono vedere )
scambiano le forme e le ombre delle scene che si sviluppano alle loro spalle, con gli oggetti che determinano queste immagini.
Egli spiega inoltre che un personaggio libero, posto all'esterno e a conoscenza di ciò che accade realmente, ha un'idea ben differente della realtà.
Nella successiva supposizione, Platone spiega che se un

Rappresentazione grafica del mito della caverna

prigioniero venisse liberato e potesse, quindi, osservare, la luce e gli oggetti e non solo le loro ombre, potrebbe rimanere dubbioso e sofferente, perchè dopo tanto tempo i suoi occhi, disabituati a vedere la luce, proverebbero dolore e non riuscirebbero di conseguenza ad osservare la realtà con la giusta attenzione.

Allo stesso modo, se il malcapitato fosse costretto ad uscire dalla caverna e venisse esposto alla diretta luce del sole, rimarrebbe accecato e non riuscirebbe a vedere alcunché. Il prigioniero si troverebbe sicuramente a disagio e s'irriterebbe per essere stato trascinato a viva forza in quel luogo.

Volendo abituarsi alla nuova situazione, il prigioniero riuscirebbe inizialmente a distinguere soltanto le ombre delle persone e le loro immagini riflesse nell'acqua; solo con il passare del tempo potrebbe sostenere la luce e guardare gli oggetti stessi. Successivamente, egli potrebbe, di notte, volgere lo sguardo al cielo, ammirando i corpi celesti con maggior facilità che di giorno. Infine, il prigioniero liberato sarebbe capace di vedere il sole stesso, invece che il suo riflesso nell'acqua, e capirebbe che:

« è esso a produrre le stagioni e gli anni e a governare tutte le cose del mondo visibile e ad essere causa, in certo modo, di tutto quello che egli e suoi compagni vedevano. » (Platone, La Repubblica, libro VII, 516 c - d, trad.: Franco Sartori)

Resosi conto della situazione, egli vorrebbe senza dubbio tornare nella caverna e liberare i suoi compagni, essendo felice del cambiamento e provando per loro un senso di pietà: il problema, però, sarebbe proprio quello di convincere gli altri prigionieri ad essere liberati. Infatti, dovendo riabituare gli occhi all'ombra, dovrebbe passare del tempo prima che il prigioniero liberato possa vedere distintamente anche nel fondo della caverna; durante questo periodo, molto probabilmente egli sarebbe oggetto di riso da parte dei prigionieri, in quanto sarebbe tornato dall'ascesa con "gli occhi rovinati". Inoltre, questa sua temporanea inabilità influirebbe negativamente sulla sua opera di convincimento e, anzi, potrebbe spingere gli altri prigionieri ad ucciderlo, se tentasse di liberarli e portarli verso la luce, in quanto, a loro dire, non varrebbe la pena di subire il dolore dell'accecamento e la fatica della salita per andare ad ammirare le cose da lui descritte.

« ...Nel mondo conoscibile, punto estremo e difficile a vedere è l'idea del bene; ma quando la si è veduta, la ragione ci porta a ritenerla per chiunque la causa di tutto ciò che è retto e bello, e nel mondo visibile essa genera la luce e il sovrano della luce, nell'intelligibile largisce essa stessa, da sovrana, verità e intelletto. »(Platone, La Repubblica, libro VII, 517 b - c, trad.: Franco Sartori)

Secondo Platone

Normalmente gli uomini sono tenuti prigionieri, costretti ad osservare delle semplici ombre di forme che non sono neanche dei veri oggetti; essi possono essere trovati soltanto "fuori della caverna", cioè nel mondo intelligibile delle forme conosciute dalla ragione e non dalla percezione.

Inoltre, dopo aver fatto ritorno dalla contemplazione alle "cose umane", l'uomo-filosofo rischia di fare una "cattiva figura" se,

« …prima ancora di avere rifatto l'abitudine a questa tenebra recente, viene costretto a contendere nei tribunali o in qualunque altra sede discutendo sulle ombre della giustizia o sulle copie che danno luogo a queste ombre, e a battersi sulla interpretazione che di questi problemi dà chi non ha mai veduto la giustizia in sé. »
(Platone, La Repubblica, libro VII, 517 d - e, trad.: Franco Sartori)

Chiaramente Platone si riferisce, tra le righe, al processo che Socrate dovette subire: tutto il mito, infatti, diviene una metafora della vita del filosofo ateniese, per risalire verso la ragione, ma venne ucciso per aver tentato di portarla agli uomini, incatenati al mondo dell'opinione.

Platone

Grecia 427-347
a. c.












Ho voluto fare questa premessa utilizzando il mito della caverna di Platone per dire che nell'uomo esiste la possibilità di formare molti linguaggi e noi vediamo che, anche, ogni nazione di questo pianeta utilizza una propria lingua per vivere, comunicare e quindi anche per istruire i propri cittadini.

·      GUERRE MENTALI

" ONDE ELF " ONDE (ELETTROMAGNETICHE) EXTRACORTE
   IN GRADO DI TRASPORTARE COMUNICAZIONI TELEPATICHE
 
* MALATTIE DEL SECOLO

   - KINESICA SUBLIMINALE

   - ANDROIDISMO              CAUSE ED EFFETTI     ECC. - DEGRADO MORALE -

   - AIDS PSICOLOGICO

  

* IMMUNODIFESE PSICOLOGICHE CULTURALI
   TECNICHE DI SONNO NATURALE

il modo di vedere, di interpretare, di descrivere e di esprimersi attraverso una forma di comunicazione (quindi un linguaggio) viene descritto anche nella metafora di Platone, che in questo caso, essendo prodotto dalla costrizione e dalla prigionia fin dall'infanzia, diventa una forma di linguaggio figurato di schiavitù, deformato ed incapace di risolvere la realtà.

IL NOSTRO CERVELLO TRADUCE LE SENSAZIONI PRIMITIVE A SECONDO IL PROPRIO CODICE LINGUAGGIO ACQUISITO NELLA REALTA' DI OGNI GIORNO

Una buona lingua e quindi un buon linguaggio deve avere un codice linguistico capace di descrivere e quindi di vedere tutte le sfaccettature della realtà.

A tale proposito ricordiamo quali sono i diritti degli studenti:

Diritto di usufruire del contenuto del libro sia esso acquistato, ricevuto in prestito od in regalo ecc. da parte del lettore senza ipoteche sulla propria coscienza morale, etica. La interiorizzazione ed memorizzazione fatta dal lettore appartiene al lettore stesso. Cultura diritto di apprendere, conservare, accrescere ed divulgare le proprie conoscenze culturali ecc. Diritto di capire il fine, senso ed forma del contenuto del libro nella bioetica ed reciproco rispetto della libertà di arbitrio ed sinodo di ognuno.

DIRITTO SACRO DI INTERPRETARE. ELABORARE RIELABORARE SCARTARE ADATTARE AD MIO USO E CONSUMO PERSONALE USANDO LA RAGIONE FEDE ED SENTIMENTO ED BUON SENSO. Chi – che cosa – come – dove – quando – perché ecc.

tenendo sempre presente che:

Le parole  sono  i segni  delle  idee  e delle  relazioni  tra  idea  e  idea

La grammatica insegna  a  parlare  e  a  leggere  bene,  e  a scrivere  correttamente; ed ha quattro  parti:

Etimologia, Sintassi, Ortoepia, Ortografia.

L'etimologia fa conoscere le parole; la sintassi insegna a ben unirle; l'ortoepia a ben pronunciarle; l'ortografia a bene scriverle.

Penso che una buona lingua deve, inoltre, tenere bene presente anche i seguenti concetti :

a) Ricordiamo che esistono delle percezioni primitive nella pleiotropica ed feno-
menologica realtà della natura. Quindi ognuno può essere osservatore cosciente ed
consapevole con il proprio intuito e discernimento, educato ed istruito scorgendo
in ogni fenomeno intelligibile una causa, effetto ed principio.

b) Definizioni di base:

1) METHODO: semantica, fine, senso, forma,
2) THEOREMA: proposizione di una verità, che si dimostra per via deduttiva,
logica, etc.
3) THEORIA: doctrina systema fondato su un principio.
4) THESIS: proposizione scientifica che richiede di essere verificata, accettata
nella bioetica e pragmatica della scienza. Sequenziale logica descrittiva formule
e fenomeni naturali, confronto.

c) * << esporre originariamente il concetto
                          esplicito di una cosa entro i suoi limiti
>>   Emmanuel Kant
   * <<
una definizione altro non è che il far conoscere il significato
           di una parola mediante altri termini non sinonimi
>>   John Loche

                                                    Definire significa ridurre a concetti primitivi
     fenomeni della natura o teorici, mediante l'uso di parole appropriate e specifiche,
     le quali oltre a specificare la qualità e la natura, determinano anche la misura
     generalizzata mediante teorema o formule, permettendo così il loro sviluppo ed
     verifica sperimentale, confronto ed speculazione logica ed filosofica, nonché
     le relative applicazioni tecnologiche etc.

    e, ancora 
                   dalle pagine
                   straordinarie :

        il numero è l'esatta semantica
     della realtà nella proporzione

                                                          I H V X M ( IAHVE' )

                                    *     DOMOSDOSMI I TËRË PASOSURI
                                           I PANDRRUESHMI :
                                                                        L'ASSOLUTO
                                           IL TUTTO  INFINITO  IMMUTABILE


*     I AMSHUAMI I VET BËTTAR
       REALITETI SUBSTANCIAL
       THEMELEROJA Ë VËRTËTE :
                                            L'ETERNO
       IL SOLO CREATORE LA REALTA' SOSTANZIALE
       LA FONDAMENTALE VERITA'

*     L'UMANO E' CREATORE
       PUO' AGIRE DIVENIRE
       NELL'ESSERE CREDERE
       MUTARE AVERE

* COSA PUO' CREARE ?
 
   - BIOETICA ARBITRIO ED SINODO
   - IL LINGUAGGIO
                               IDEA - PENSIERO  PAROLA  VOCE
                               IMMAGINE  MEMORIA  RICORDO
                               SEMTIMENTO

   - IL DESTINO          GENESI  -  CAUSE ED EFFETTI

   - PARTICIPIO  PASSATO
   - PARTICIPIO  PRESENTE
   - PARTICIPIO  FUTURO
                                                 LA LEGGE DEL KARMA


*     NON AVERE MAI IPOTECHE SULLA TUA COSCIENZA
       ED INCONSCIO NELLO STUDIARE MANGIARE ETC.
       MA SII RICONOSCENTE E MISERICORDIOSO
       SECONDO IL TUO LIBERO ARBITRIO ED SINODO

*     LE FORZE SOTTILI

*     RELAZIONE  PSICONEUROCHEMIOBIOMOTORIOCARDIO
       TRA LETTURA E' INCONSCIO DELLA MHENTE
       LE LEGGI LOGICHE ED PSICOLOGICHE
       MNEMONICHE.

*     IL LINGUAGGIO OCCULTO ED UNIVERSALE DEL
       CERVELLO.      

*     ALCUNE PAROLINE PRODUCONO
       UN COLLASSO PSICOLOGICO NEI
       SOGGETTI LABILI ED PERDITA
       DEL SENSO DELL'IO COME
       POSSESSO ED INCAPACITA'
       DI RAGIONARE RIFLETTERE E
       RICORDARE ETC.
                                            SCIENZE DEI VERSETTI SATANICI

*     SEMANTICA KARMICA DELLA LETTURA

*     LA MAGIA CHE USA COME STRUMENTO :
                  LA MEDICINA - LA PSICOLOGIA - LA LITURGIA

*     POLARIZZAZIONE FORZATA DELL'IMMAGINAZIONE
       NELLO STUDIARE A LIVELLO INCONSCIO PROVOCANO
       MECCANISMI DI AUTOIPNOSI NON TANTO GLI
       ARGOMENTI TRATTATI MA L'IMPOSTAZIONE
       SPESSO SI PRODUCE NEL SOGGETTO UNA DISSOCIAZIONE
       TRA VERACE REALTA' IMMANENTE E MOLTE
       PAROLINE SATANICHE PRODUCONO UN COLLASSO
       O VARIAZIONE DI ENERGIA INTERNA PSICOLOGICO
       INCAPACITA' DI RAGIONARE E PERCEPIRE E PERDITA
       DEL SENSO DELL'IO COME POSSESSO DI SE STESSI
       ETC.

*     GLI ATTI SESSUALI SONO DEI FORTI MAGNETIZZATORI
       DI ASTRALE COSI' COME IL SANGUE E
       VENGONO USATI NELLE MAGIE SATANICHE
       LA QUALE USA LA PORNOGRAFIA PER SEDURRE
       LE SUE VITTIME FIN GIA' DALL'INFANZIA
       FIACCANDO LA VOLONTA' ED OTTENEBRANDO
       LA COSCIENZA

*     LO SPORCO E IL PULITO
       IL DOLCE E L'AMARO
       IL PIACERE E IL DOLORE
       LA PAURA E
       NECESSARIO E SUFFICIENTE AD AVERE ATTENZIONE
       ED CONSPEVOLEZZA DEL PROPRIO VOLERE
       AUTOATTIVO INCONSCIO ED COSCIENTE

*     SANA SESSUALITA'

*     L'OGGETTO MUOVE IL RICORDO IL RICORDO PUO' MUTARE
       L'AZIONE COSCIENTE ED INCONSCIO LE SUE RISONANZE
       MAGNETICHE POSSONO DIVENIRE IPNOSI O CONDIZIONAMENTO
       E PRODURRE IDOLATRIA FETICISMO E SUPERSTIZIONE
       DA CONSIDERARE SEMPRE QUESTO CONCETTO
       IMPORTANTE NELLA TAUMATIRGICA ED ESORCISTA LITURGIA

*     LA LEGGE DEL PIANETA TERRA ED IL SUO NIRVANA
       QUESTO PIANETA TERRA E' CIRCE
       NELLA SUA LOGICA DELLA INERZIA
       GRAVITAZIONALE