lettere ai  Sindaci

  29 -01-2025 

Spett.li sindaci.

L’ultimo incontro significativo che abbiamo avuto risale al 24-02-2024 e precisamente a Sibari, quindi un anno fa.

In seguito ho fatto anche un video di sintesi per relazionare sulle situazioni che erano emerse.

Ambedue gli avvenimenti sono pubblicati sia sulla pagina facebook di SIBARI AEROPORTO

https://www.facebook.com/profile.php?id=100045946963778

e sia sul server dove è depositato l’idea progettuale sviluppata per il sistema aeroportuale della Sibaritide (CALABRIA e LUCANIA) .

www.area-75.com/area75/progetti/progetto%20aeroporto/presentazione%20video%20e/presentazione%20vc2.html

In seguito ho continuato a dialogare con vari amministratori recandomi puntualmente nelle sedi comunali cercando di informare meglio i sindaci e di stabilire ulteriori incontri che purtroppo sia per la vicinanza alle elezioni amministrative di giugno 2024 che per gli impegni del periodo estivo di molti comuni, di fatto, non si sono potuti svolgere, portandoci ad una dilatazione temporale, che in questo modo rischia di rendere vana ogni iniziativa costruttiva e che si intende praticare sull’intero nostro territorio.

Nelle comunicazioni che ho cercato comunque di tenere, ho tentato di spiegare nel modo migliore sia la situazione nel divenire nelle nostre regioni che l’approccio da tenere per affrontare bene la nostra comune situazione.

Come più volte precisato ormai da tanti amministratori e cioè che non è più sufficiente la ristrutturazione di una piazzetta o la rigenerazione di un luogo cittadino, a cui si aggiungono le carenze di manutenzioni sui nostri sistemi urbanistici che registrano così punti di caduta negativa estrema con la completa e totale mancanza di progettazione nell'ammodernamento di molti impianti primari, mentre La Calabria e la Basilicata si stanno svuotando nell’indifferenza generale.

Visto poi che in questo contesto anche altri esponenti della politica ormai stanno dichiarando che serve puntare subito su imprese, giovani e infrastrutture.

A questo punto bisogna cogliere questa concordanza di intenti, per tramutarla in un’azione concreta e costruttiva.

Nei fatti, anche se molte espressioni ancora non sono sostenute da alcuna iniziativa che si assume il coraggio e la responsabilità di focalizzarle e definirle, tramutandole in una visione concreta, realistica e realizzabile e cioè con un semplice:

COME ?

Noi insieme possiamo e dobbiamo ribadire senza alcun indugio che siamo molto più pronti sia della politica nazionale che di quella regionale e che la nostra posizione invece è chiara da svariati anni (dopo il serio studio e lavoro svolto) e quindi a differenza di molte espressioni generiche possiamo tranquillamente dire che abbiamo

un COME MOLTO PRECISO:

propositivo, costruttivo, realistico e realizzabile, con una visione e un idea progettuale sul territorio, avanzata, nata direttamente dal parco culturale della Sibaritide, dopo anni di confronti continui.

Ora, mentre, purtroppo, con dichiarazioni evasive e ragionamenti tortuosi che giungono da molta parte della nostra espressione e rappresentanza politica, nazionale e regionale, si continua a tergiversare sulla condizione di questa zona del mezzogiorno e di questa regione culturale (evitandoci puntualmente), si portano a termine contratti miliardari in altre zone del mondo e si sostengono opere di ammodernamento solo in ristrette zone d’Italia, determinando periodicamente quello che il presidente della repubblica Sergio Mattarella spiega come:

Gli squilibri che producono successi effimeri e successive disillusioni, sia per noi che per tutto il tessuto nazionale.

Bisogna che tutti capiscano che noi non abbiamo bisogno di un pezzo di formaggio, ma di realizzare lo sviluppo di un territorio che è rimasto fermo dall’unità d’Italia fino ad oggi, permanendo in una zona grigia e negativa che ha determinato la questione meridionale e contestualmente l’incapacità di reagire bene agli eventi epocali che sono accaduti e a quelli a cui stiamo andando incontro.

Come più volte ribadito, camminare con un corpo senza una gamba o muoversi senza una mano o un altro organo, significa zoppicare e quindi pensare di escludere e non tenere in alcun conto o in alcuna considerazione una regione culturale come la nostra, è indice di un ignoranza estremamente pericolosa in un epoca in cui tutte le risorse di un paese sono necessarie per affrontare le sfide che si hanno davanti.

Vi chiedo di agire bene e di rivendicare i diritti di questo territorio, perché esistono, sono reali e poggiano su montagne di prove giuste.

E’ utile e necessario pertanto riprendere il confronto e gli incontri, dove si avrà l’occasione di chiarire e vedere bene il perché di queste rivendicazioni sulle infrastrutture mai realizzate e sugli ammodernamenti mancanti e perfettamente realizzabili, che in molti casi anche nelle nostre comunità molti esponenti, probabilmente, ancora non vedono bene, sopraffatti come siamo tutti dalle necessità che ci impone la vita sia personale che burocratica.

Sono pronto a relazionare e specificare nei dettagli, per la mia parte, in modo preciso e puntuale e per condividere e migliorare una visione progettuale di sviluppo che ci accomuna e che insieme possiamo migliorare, concretizzare e realizzare bene.

Distinti saluti

Geom.  Stamati  Domenico Basile