lettere ai  Sindaci

  10 -01-2025 

Spett.li sindaci.

Data la situazione invito a non perdere l’opportunità che questa finestra temporale ci mette a disposizione.

Sicuramente nell’interesse personale c’è il benessere della propria persona, della propria famiglia, dei propri amici e della propria comunità a cui è giusto che ognuno miri senza produrre conflitti con gli interessi della propria nazione o con quella degli altri Stati.

Visto che lo sviluppo umano considera il reddito un mezzo e non un fine e  il benessere di un paese dipende dai valori che ha e dall’uso che viene fatto del reddito e non solo dal suo livello,

senza le giuste infrastrutture e senza i poli tecnologici associati le azioni e le economie attuate nei singoli comuni non sortiranno effetti significativi nel territorio e non muteranno l’attuale condizione che spinge all’impoverimento e all’emigrazione la maggior parte delle nostre risorse umane.

E’ per me chiara l’esposizione dei sindaci che affermano oramai senza mezzi termini che non è più sufficiente la ristrutturazione di una piazzetta o la rigenerazione di un luogo cittadino e che bisogna riaffermare una corretta organizzazione, attribuzione e distribuzione delle risorse dello Stato nei territori, soprattutto in materia sanitaria, dei trasporti e del decentramento amministrativo,  affinché si dia ai comuni la possibilità di non spegnersi.

Perciò è utile e necessario richiamare alla nostra memoria le parole del presidente della repubblica Sergio Mattarella che dice :

......  Gli squilibri producono successi effimeri e successive disillusioni.

La rete dei comuni d’Italia è un formidabile tessuto di connessioni su cui realizzare l’ordito di sviluppo equo e sostenibile.

I comuni rappresentano uno snodo di programmazione e di rilancio dell’intero sistema Italia ......

In questo contesto la POLITICA deve rendersi conto che le forme di PARTITISMO, CAMPANILISMO e MUNICIPALISMO devono necessariamente cedere il passo alle aree e alle realtà trainanti dei territori per poter migliorare, con l’augurio che le personalità propositive e costruttive possano emergere ed esprimersi bene in un contesto di reciproco rispetto, dove l’indicazione e il disegno dello sviluppo devono rappresentare coerentemente i diritti, i doveri e l’orizzonte a cui bisogna tendere.

Per tutto ciò vi chiedo di prendere nella massima considerazione il bisogno, la necessità e l’utilità che il territorio ha anche delle infrastrutture aeroportuali che da anni stiamo cercando di disegnare in modo organico, strutturato ed efficace, per dare a quest’area del mezzogiorno una possibilità concreta di progresso e di vita.

E’ utile ribadire che sia la materia sanitaria, che quella dei trasporti e del decentramento amministrativo, pur essendo strettamente collegate tra loro, bisogna poi trattarle singolarmente per le loro caratteristiche e ciò richiede un’attenzione specifica per ognuna di esse.

Voglio ribadire che in materia di infrastrutture aeroportuali, essendoci interessati soprattutto nell’ultimo decennio con un intenso lavoro di ricerca che coordino puntualmente, anche attraverso il dialogo continuo con gli amministratori e gli imprenditori del territorio, vi è la necessità di avere una struttura organizzativa come più volte ribadito, composta in primo luogo da un numero congruo di Amministratori (Sindaci), in qualità di rappresentanti e di responsabili dei territori, associati in forma di protocollo d’intesa, destinatari e garanti delle risorse economiche per realizzare i progetti che da anni stiamo sviluppando.

Bisogna perciò stabilire se si può intanto iniziare a realizzare l’infrastruttura aeroportuale o se bisogna aspettare una riorganizzazione o un decentramento amministrativo, che purtroppo sia nella regione Basilicata che nella regione Calabria rappresenta un incognita sconosciuta e temporalmente non ben definita.

Perciò il mio modesto consiglio è quello di arrivare, intanto, il prima possibile a un accordo e a un protocollo d’intesa tra comuni, per dare potenza al territorio attraverso la realizzazione delle infrastrutture aeroportuali, senza inasprirsi in conflitti con altri territori e procedendo contestualmente e gradualmente a definire comunque in modo preciso le rivendicazioni legittime di questa regione culturale, anche nei temi sanitari e di decentramento amministrativo.

Vi faccio i migliori auguri di prosperità, ricordando però che questi dipendono anche dalle nostre scelte e dalle nostre azioni, senza le quali difficilmente si avvereranno.

Cordiali saluti

Geom.  Stamati  Domenico Basile