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COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. |
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Dire : bisogna eleggere direttamente il presidente della repubblica, per indicare un metodo di elezione diretta da parte dei cittadini, degli organi costituzionali di uno Stato,
è una sciocchezza, se tutti i cittadini non hanno i doveri i diritti e la visibilità, che oggi hanno solo pochissimi individui selezionati da partiti e da realtà economiche e corporative dominanti.
L'attuale comportamento discriminatorio praticato a tutti i livelli delle istituzioni, ha letteralmente prodotto una cultura sociale monolitica, monodimensionale e di parte, che sta continuamente diminuendo il valore democratico della repubblica e della costituzione.
Risulta infatti evidente che le generazioni politiche del passato hanno miserevolmente fallito nel compito di sviluppare ed affermare la verità, la giustizia e la libertà dimostrando l'assoluta in-corrispondenza nei doveri e nei diritti fondamentali.
Ricordo, che Giuseppe Mazzini, pur essendo stato a più riprese eletto deputato dagli italiani, nel parlamento italiano, non ha mai potuto ricoprire la sua carica ed è stato più volte ingiustamente allontanato e costretto dai poteri allora dominanti a vivere praticamente tutta la vita in esilio e perennemente escluso dalle istituzioni.
« La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo » (Giuseppe Mazzini, Ai giovani d'Italia)
Oggi possiamo e dobbiamo concludere con cognizione di causa, che queste forme di ingiustizia sono poi passate nel fascismo e successivamente nella repubblica post-fascista, con una continua esclusione ed eliminazione di altri italiani portatori di valori e principi universali.
Non si può combattere l'ingiustizia, la corruzione e la degenerazione e non si può risolvere alcuna crisi se non si riconoscono i doveri e i diritti dei figli del popolo <<semplici figli di madre e padre>>, ovvero di tutti quelli come Giuseppe Mazzini e di tutti gli altri italiani, che hanno sinceramente vissuto, lavorato e parlato, ma sono stati allontanati ed esclusi <<dalla partecipazione e dall'organizzazione>> sia dai soggetti che hanno incarnato la monarchia incompleta ed incompiuta del passato e sia dai soggetti che hanno successivamente incarnato la repubblica incompleta ed incompiuta dei nostri giorni.
Stamati Domenico Basile